Quando le affidarono quella noiosa inchiesta estiva, Zoe andrò dritta dal direttore del giornale, minacciando le dimissioni: - E' quanto di più becero possiamo pubblicare, - gli urlò in faccia - se continuiamo così, diventeremo un giornale di gossip e non uno dei quattro migliori magazine del Paese!
Kruger l'ascoltò con calma disarmante, la lasciò sfogare e poi la invitò a sedersi: - L'hanno già fatto tutti, - spiegò - ma si sono limitati a scrivere un articoletto di circostanza, senza approfondire il discorso. Io invece voglio scavare a fondo dentro queste nuove abitudini sociali e tu sei l'unica in grado di farlo.
- E' un'abitudine vecchia di trent'anni, - gli ribadì, a muso duro - a chi vuoi che interessi ancora sapere cosa fanno le coppie per ravvivare il loro menage sessuale?
- Non fermarti sulla soglia della porta, guardaci dentro come sai fare davvero tu e cerca di capire perché hanno rischiato questo salto inaspettato.
- Non c'è nulla di inaspettato nel sesso, - obiettò - è sempre stata una corsa verso un punto indefinito, sempre più estremo.
- Non stiamo parlando dei soliti locali di scambisti assatanati, - la interruppe bruscamente - qui si tratta di coppie apparentemente normali che, per diletto oppure per bisogno, accettano di incontrare un estraneo sulla base di un'offerta di denaro.
- Ed io cosa dovrei fare? Fingermi un single benestante e bussare alla loro porta travestito da uomo per vedere come funziona davvero?
- Non mi importa come arriverai ad ascoltare la loro storia. Inventati quello che vuoi ma scrivi un articolo che racconti per filo e per segno questa nuova forma di sesso a pagamento sul divano di casa.
- Questa roba non fa per me... - sentenziò Zoe - piuttosto cambio lavoro!
Kruger allargò la braccia: - E' una tua scelta, - la liquidò - io non posso fare nulla per farti cambiare idea.
- Davvero mi lasceresti andare via dopo tutti questi anni al giornale?
- Ascoltami bene, - la incalzò - quello dell'editoria è diventato un mondo complicato e, se la concorrenza ha affrontato questo argomento in modo poco accurato, noi dobbiamo essere in grado di farlo di meglio.
- Perché... - sbottò - spiegami perché dobbiamo confrontarci su queste banalità?
- Perché possiamo batterli e questo ci aprirà la strada ai talk show televisivi. Dobbiamo far emergere questa strana forma di prostituzione famigliare e creare uno scandalo, così da dimostrare fino a che punto ci ha portati questo governo.
- Allora è soltanto una mera questione politica! - affermò Zoe - Tu vuoi soltanto usare questa robaccia per dimostrare il degrado sociale in cui ci ha condotto questa alleanza di potere.
- E' un argomento forte, - continuò Kruger - quindi... se non lo affronterai tu, ci manderò qualcun'altra.
- Anche questo tuo atteggiamento è strano, perché una donna?
- Perché un uomo non riuscirebbe ad entrare così in confidenza con una coppia e sarebbe costretto ad interagire in modo attivo.
- Insomma, per dirla senza peli sulla lingua, un uomo andrebbe all'appuntamento e sarebbe costretto a scopare? Ed io invece che ci vado a fare?
Il direttore armeggiò sulla tastiera del computer e poi voltò il monitor nella sua direzione: - Esistono coppie che si muovono ancora nella terra di nessuno, ma questo lo hanno già raccontato tutti. Quello che invece ci manca è l'opposta visione di queste nuove abitudini trasgressive. Io voglio sapere chi risponde a questi annunci, cosa fa nella vita e perché ha optato per questa scelta. Lo capisci vero che, a quel prezzo, sarebbe molto più facile pagarsi una escort.
- Non è così complicato da immaginare, - obiettò Zoe - una escort è una escort, pagata per far finta di essere partecipe, mentre una coppia non professionista si presume che viva questa esperienza in modo davvero sensuale e trasgressivo.
- Fin qui siamo d'accordo, ma resta da capire chi sono questi uomini al di sopra di ogni sospetto. Sono gli stessi clienti delle escort oppure una nuova specie di consumatori sessuali?
- Beh, se davvero lo vuoi scoprire, puoi sempre mettere un annuncio con la foto della tua bella moglie. Non credo che mancheranno le proposte!
Kruger si fece serio: - Se potessi farlo, - rispose - lo farei, ma l'ho chiesto a te.
- Ed io dovrei tornare a casa, preparare la cena a mio marito e poi, al momento di mettere i piatti in lavastoviglie, lo rendo partecipe di questa stronzata? Ma ti rendi conto cosa mi stai chiedendo?
- Guardiamoci in faccia, sono otto mesi che non produci un'inchiesta degna di nota e la proprietà del giornale continua a pressarmi affinché io riesca trovare qualcosa per attirare l'attenzione su di noi. Questa è la tua occasione ed al momento non posso offrirti altro. Hai una notte per pensarci, domattina mi aspetto una risposta affermativa.
Fu con quelle parole in testa che tornò a piedi verso casa, cercando di placare la rabbia che aveva in corpo. Quando finalmente aprì la porta, si scusò col marito per il ritardo: - I soliti problemi di redazione, - ammiccò - un modo come un altro per rovinarmi una serata tranquilla da passare con te nei rari momenti in cui non sei via per lavoro.
Angelo la strinse dolcemente e non si pose nemmeno il dubbio che gli avesse mentito. Prese la cena dal forno e apparecchiò la tavola con calma, lasciandole il tempo di una doccia rigeneratrice. - Dovremmo passare più tempo insieme, - le sussurrò, appena tornò in cucina, avvolta nell'accappatoio bianco - mi dispiace di essere poco presente e spero che potrai perdonarmi. Prima o poi riuscirò ad ottenere un incarico in Italia, ma fino ad allora dovremo portare entrambi pazienza.
- Non preoccuparti, - lo accarezzò dolcemente - l'importante è quello che c'è in noi. Tutto il resto si sistemerà.
La mattina successiva, mentre Zoe stava uscendo per tornare al giornale, incrociò Davide sul pianerottolo e scese con lui al piano terra in ascensore. - Come sta il mio fratellone, - le chiese - sempre in giro per l'Europa a cercare ville e castelli da affittare ai miliardari nostrani?
- Prima o poi cambieremo entrambi lavoro, - obiettò - è una vita che ce lo diciamo. E tu invece? Ho sentito che il tuo ultimo spettacolo a teatro ha fatto il pienone. Ah... se le tue fans sapessero che nella vita reale preferisci i maschi, - sorrise - chissà come resterebbero deluse!
- Un attore è attore anche nella vita, - le sorrise - non possiamo mai togliere la maschera! Vuoi un passaggio in auto?
- Perché no? - gli rispose, lasciandosi intrigare da un'idea folle - Ma dimmi una cosa, tu potresti davvero impersonare chiunque nella vita?
- Dipende dallo scopo, - rispose Davide - parafrasando la storia, non potrei mai prendere le parti di Golia!
- Ma riusciresti ad interpretare un marito voyeur? - lo provocò.
- A che ti serve un marito guardone? - la incalzò, aprendole la portiera con un gesto cavalleresco.
- Devo realizzare un'intervista impossibile, - gli confessò - ed un attore eclettico come te potrebbe davvero essermi utile.
- Dimmi quello che devo fare, - sorrise - ed io lo invento per te! Come potrei deludere l'affascinante moglie del mio fratellone? Lui ne è al corrente?
- Assolutamente no, - scoppiò a ridere - se scoprisse che mi occupo di questa faccenda, mi farebbe la paternale per mesi.
- Se è qualcosa di così imbarazzante...ci sto! - scoppiò a ridere.
- Niente di che, - continuò - mi serve soltanto qualcuno che finga di essere il marito di una coppia trasgressiva... sai, quelle che cercano compagnia su internet.
- Allora conta pure su di me, purché non sia costretto a baciare uomini brutti e pelati, proprio non li sopporto!
- Ti chiamerò stasera! - gli disse, salutandolo davanti al giornale.
- Se non c'è Angelo, vieni a cena da me, - la invitò - così mi spiegherai con calma quello che ti frulla in testa..
Fu di fronte ad un piatto di straccetti di vitello al limone che Zoe lo mise al corrente del suo progetto bizzarro: - ...in pratica dovremo soltanto incontrare questi marpioni e farli parlare, - concluse - non mi pare così complicato.
- E come mi vuoi, maschio depravato o uomo d'affari?
- Ti vorrei muto e telecomandabile, - scoppiò a ridere - ma so benissimo che non collaboreresti, quindi ti lascio studiare il personaggio ed io mi darò da fare per mettere insieme un annuncio credibile. Quando posso contare su di te?
- Il giovedì è la mia giornata libera, - sorrise - è sufficiente che mi avverti prima di mezzogiorno, altrimenti vado a sollazzarmi con qualche vecchio amico di scuola.
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